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La chirurgia della calvizie è una metodica chirurgica basata sul trasferimento di unità follicolari prelevate dalla zona occipitale (nuca) e trasferite nei distretti colpiti da alopecia. Ogni unità follicolare contiene da un minimo di uno ad un massimo di tre ed eccezionalmente quattro capelli. La chirurgia della calvizie è un autotrapianto, quindi si tratta di capelli vivi prelevati dallo stesso paziente e come sopra detto innestati nelle aree colpite da calvizie; il rigetto non si può manifestare in quanto il sistema immunitario del paziente riconosce come proprie le unità follicolari trapiantate. Per contro e per tale motivo non si possono invece utilizzare i bulbi di un donatore, né trapiantare capelli sintetici. Tuttavia tranne che in rarissime occasioni i pazienti anche in età avanzata mantengono una corona di capelli nell'area occipitale e temporale ( corona ippocritaria).

Le unità follicolari presenti in questi distretti sono geneticamente resistenti alla azione del DHT (ormone responsabile della caduta dei capelli) in quanto non sono dotate del suo recettore, quindi possiamo certamente affermare che la chirurgia della calvizie risolve il problema in via definitiva.

Esistono anche anche terapie mediche come la finasteride e il minoxidil che insieme ad integratori vari e cosmetici possono produrre un certo miglioramento ma riferibile soltanto ai capelli indigeni (quelli che il paziente non ha ancora perso). In altre parole se vogliamo aumentare numericamente i capelli, anche di una sola unità, nella aree dove si sono diradati la chirurgia della calvizie rappresenta alla base delle attuali conoscenze l'unica soluzione.

Un autotrapianto di capelli si effettua in regime ambulatoriale, pertanto in anestesia locale. Spesso si preferisce fare una leggera sedazione del paziente affinchè “ il suo tempo scorra meglio” e senza ansie particolari. La chirurgia della calvizie deve essere considerata una metodica indolore soprattutto grazie alle recenti tecniche di micro innesto. La gentilezza e la raffinatezza oggi raggiunte rendono in un certo senso difficilmente perfettibile la qualità già espressa.

Infatti negli anni '90 la chirurgia della calvizie veniva eseguita con “trapianti ad isole” ovvero innesti da 10/ 20 o anche 30 capelli.

Oggi l'autotrapianto di capelli è rigorosamente mono bulbare indifferentemente dalle metodiche chirurgiche utilizzate; questo ha permesso di produrre risultati quali-quantitativi impensabili fino a pochi anni fa, straordinariamente naturali e parallelamente ha minimizzato gli esiti cicatriziali.

La chirurgia della calvizie può essere eseguita con due diverse metodiche che concentrano la loro differenza esclusivamente nella tecnica estrattiva:

Tecnica FUT: (follicular unit transplantation, ossia trapianto dell’unità follicolare)

Questa metodica ci permette di fare grandi sessioni (mega session) riducendo praticamente a zero la possibilità di errore al momento della estrazione in quanto gli assistenti avvalendosi di microscopio stereoscopico o di altri mezzi, possono vedere esattamente come separare le unità follicolari dalla strip senza danneggiarle. Questa tecnica più di ogni altra ci consente di poter effettuare autotrapianti ad elevato numero di unità follicolari in unica seduta.

Tecnica FUE: (Follicular Unit Extraction ossia estrazione delle unità follicolari)

Questa metodica chirurgica è assolutamente innovativa in quanto le unità follicolari vengono prelevate singolarmente e direttamente dalla zona donatrice (area occipitale) per essere poi trasferite dei distretti che necessitano di infoltimento. Questo particolare tipo di prelievo non necessita di sutura, riduce ai minimi termini la formazione di cicatrici post-intervento e favorisce una guarigione più immediata.
L'esecuzione di un autotrapianto di capelli con tecnica FUE richiede più tempo rispetto alla FUT, questa è la principale ragione per cui il numero di capelli trapiantati in una unica seduta è inferiore rispetto all'altra tecnica. Sedute ad alto numero di unità follicolari con metodica FUE dovranno essere suddivise in due o più sessioni. Tuttavia, indipendentemente dalle metodiche utilizzate, il successo nella chirurgia della calvizie è legato in misura determinante alla competenza di chi esegue la diagnosi ed alla abilità del chirurgo al momento dell'autotrapianto; il chirurgo deve possedere abilità tecnica ma anche gusto estetico poiché “il disegno” della ricostruzione, deve avere un aspetto estremamente naturale, essere coerente con il quadro clinico del paziente ed in linea con la sua età e le sue aspettative.

Trapianto Capelli

N.B. I capelli trapiantati riprendono il normale ciclo di crescita e non necessitano di manutenzioni particolari. Nulla sarà precluso: il paziente potrà, andare in piscina, al mare, indossare il casco ed esercitare qualsiasi tipo di attività. Privacy

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Direttore sanitario: Dott.ssa NAJLA SLIM iscritta all'ordine del medici chirurghi di Perugia n°iscr. 08543 Laurea in medicina e chirurgia conseguita c/o università degli studi di MILANO - BICOCCA